PIETRASANTA. In arrivo il rimborso della Tari atteso da 123 famiglie. L’assessorato al sociale del Comunale di Pietrasanta ha già inviato, in questi giorni, le lettere con il numero di mandato per procedere alla riscossione del contributo che potrà avvenire non appena i titolari saranno in possesso del documento. Sono invece 468 le famiglie di Pietrasanta esentate dal pagamento della tassa sui rifiuti. Complessivamente l’amministrazione guidata da Massimo Mallegni ha destinato, nel 2015, quasi 180mila euro per far fronte alle sempre maggiori difficoltà economiche a carico di alcune categorie di cittadini, in particolare anziani e famiglie monoreddito ed in situazioni di svantaggio.

Sul fronte 2016 la Tari, oltre alle fasce più deboli che continueranno ad essere tutelate, subirà una notevole riduzione anche per tutte le tipologie di famiglie ed imprese con tagli medi del 10%. Coloro che vivono da soli, avranno una riduzione del – 7,28%, i nuclei composti da due persone del – 10,15%, da tre persone del -10,27%, da quattro persone del 10,34%, da cinque persone del – 11,33% e da più di sei addirittura del – 11,75%. Diversificata, ma sempre per difetto, il costo della tassa per le imprese: negozi di abbigliamento, librerie, calzature, cartolerie, ferramenta pagheranno il 13,69% in meno; ristoranti, trattorie, pizzerie, osterie e pub – 4,46%; bar, caffè, pasticcerie – 5,51%; supermercati e negozi di vendita generi alimentati – 12,23%; carrozzerie ed officine – 3,96%; attività industriali – 11,59%; attività artigianali – 11,66%; edicola, farmacia, tabaccaio e pluri licenze – 13,76%; distributori carburanti, impianti sportivi, campeggi -0,86%; stabilimenti balneari – 5,45%; autosaloni – 3,54%; alberghi con ristorante – 3,54%; alberghi senza ristorante – 3,51%; case di cura e riposo – 3,57%; uffici, agenzie, studi professionali – 12,34%; negozi di tende e tessuti, tappeti, cappelli ed antiquariato – 13,72%; banchi di mercato beni durevoli – 3,61%; parrucchieri, estetiste e barbieri – 0,20%; discoteche e night club – 13,27%; ortofrutta, pescherie, fiori e pizza al taglio – 1,79%; mense, birrerie ed hamburgherie – 7,59%.

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